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Il 14 giugno 1323 l'esercito della Corona d'Aragona, al comando dell'infante Alfonso, sbarca in Sardegna e avvia la conquista dell'Isola. Per la gran parte degli storici inizia così la tormentata storia della «Sardegna aragonese», una Sardegna destinata a subire il dominio iberico. Questo libro, ricostruisce un'altra e più complessa storia: quella del drammatico confronto, militare, politico e di civiltà sviluppatosi nel XIV e XV secolo tra il giudicato di Arborea, e la Corona d'Aragona. Nella narrazione dell'«epopea arborense» emergono figure, eventi e processi di straordinario rilievo, nell'Europa tardo-medievale che con la guerra dei Cento anni tra Francia ed Inghilterra e con la sfida nel Mediterraneo tra Genova, Venezia e Barcellona va incubando i germi della modernità: lo Stato moderno, l'economia di mercato, la cultura umanistica e scientifica. La vicenda sarda non è un semplice riflesso di questa «grande storia», ma una sua parte importante, come confermano le pagine sull'emancipazione delle campagne dalla servitù, sulla genesi delle istituzioni rappresentative, sull'intensa produzione giuridica, di cui la Carta de Logu di Eleonora è una delle più alte espressioni europee.